Fiab sulla ciclabile delle Valli del Chiese |
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SENTIERO ETNOGRAFICO DI RIO CAINO
La passerella sospesa sul fiume Chiese è l’originale ingresso che introduce il visitatore più curioso nel mondo di una civiltà rurale ormai lontana, al tempo in cui la gente di questa Valle conduceva una vita semplice e laboriosa, principalmente dedita all’agricoltura, all’allevamento del bestiame, al lavoro nel bosco e alle attività artigianali.
Il percorso prende il nome dall’omonimo torrente lungo il quale, venivano attivati gli opifici di mestieri ormai antichi: il sentiero recupera e ripropone infatti un insieme straordinario ed irripetibile di insediamenti artigianali d’altri tempi, come l’antica fucina in cui è possibile vedere i fabbri impegnati a forgiare e lavorare il ferro.
Anche le macine del vecchio mulino lavorano grazie all’acqua del rio, mostrando ai visitatori il processo di macinazione di frumento, avena e granoturco e della pilatura dell’orzo. Grande fascino riserva poi la preparazione e cottura del pane nell’annesso forno a legna, che sa riproporre sapori e gusti che ormai appartengono ai ricordi. Lungo il tragitto sono collocate anche alcune bacheche che espongono gli attrezzi tipici di lavori artigianali in via di estinzione, come quello degli scalpellini dediti alla lavorazione del granito, o dei boscaioli.
La passerella sospesa sul fiume Chiese è l’originale ingresso che introduce il visitatore più curioso nel mondo di una civiltà rurale ormai lontana, al tempo in cui la gente di questa Valle conduceva una vita semplice e laboriosa, principalmente dedita all’agricoltura, all’allevamento del bestiame, al lavoro nel bosco e alle attività artigianali.
Il percorso prende il nome dall’omonimo torrente lungo il quale, venivano attivati gli opifici di mestieri ormai antichi: il sentiero recupera e ripropone infatti un insieme straordinario ed irripetibile di insediamenti artigianali d’altri tempi, come l’antica fucina in cui è possibile vedere i fabbri impegnati a forgiare e lavorare il ferro.
Anche le macine del vecchio mulino lavorano grazie all’acqua del rio, mostrando ai visitatori il processo di macinazione di frumento, avena e granoturco e della pilatura dell’orzo. Grande fascino riserva poi la preparazione e cottura del pane nell’annesso forno a legna, che sa riproporre sapori e gusti che ormai appartengono ai ricordi. Lungo il tragitto sono collocate anche alcune bacheche che espongono gli attrezzi tipici di lavori artigianali in via di estinzione, come quello degli scalpellini dediti alla lavorazione del granito, o dei boscaioli.
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Da Wikipedia
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