Chiesa di S.Martino-San Martino di Arco
Nell’omonima frazione, sorge su un colle che domina la Valle del Sarca. Per tradizione si riporta che l’antica chiesa, molto più piccola dell’attuale, ed un annesso monastero fossero tenuti da monaci benedettini ancora nel IX secolo. Altre notizie si hanno nel corso del Duecento e quindi per gli affreschi tuttora esistenti, il cui ciclo più antico si può datare alla metà del Trecento. Gli affreschi trecenteschi scoperti nel 1895 sono attribuiti per la parte più antica a Federico Bonanno di Riva del Garda ed alla sua scuola. Pregevoli anche le tre tele presenti all’interno, due delle quali sono di Giovanni Antonio Zanoni di Massone.
Nell’omonima frazione, sorge su un colle che domina la Valle del Sarca. Per tradizione si riporta che l’antica chiesa, molto più piccola dell’attuale, ed un annesso monastero fossero tenuti da monaci benedettini ancora nel IX secolo. Altre notizie si hanno nel corso del Duecento e quindi per gli affreschi tuttora esistenti, il cui ciclo più antico si può datare alla metà del Trecento. Gli affreschi trecenteschi scoperti nel 1895 sono attribuiti per la parte più antica a Federico Bonanno di Riva del Garda ed alla sua scuola. Pregevoli anche le tre tele presenti all’interno, due delle quali sono di Giovanni Antonio Zanoni di Massone.
Chiesa di San Floriano-Bolognano d'Arco
La chiesa di San Floriano viene nominata per la prima volta in una pergamena del 1267 conservata presso l'archivio dei conti d'Arco a Mantova. L'antica curaziale, eretta nella parte alta del paese di Bolognano, presso il cimitero, è menzionata per la prima volta in una pergamena del 1267, anche se il suo aspetto attuale risale alla seconda meta del Cinquecento. La chiesa è orientata a sud-est; presenta facciata a capanna con oculo, fiancate ritmate da contrafforti in pietra a vista e campanile sulla destra, illuminato da quattro bifore a sesto acuto. L'interno ad ampia navata unica è caratterizzato da due cappelle speculari con arcata d'ingresso a pieno centro che si aprono nella seconda delle tre campate, voltate a crociera. Il presbiterio, elevato su di un gradino, è coperto con l'abside da un a volta ad ombrello. La chiesa, che necessiterebbe di restauro, è officiata una volta a settimana nel periodo estivo, il giorno della festa del patrono e il primo novembre.
La chiesa di San Floriano viene nominata per la prima volta in una pergamena del 1267 conservata presso l'archivio dei conti d'Arco a Mantova. L'antica curaziale, eretta nella parte alta del paese di Bolognano, presso il cimitero, è menzionata per la prima volta in una pergamena del 1267, anche se il suo aspetto attuale risale alla seconda meta del Cinquecento. La chiesa è orientata a sud-est; presenta facciata a capanna con oculo, fiancate ritmate da contrafforti in pietra a vista e campanile sulla destra, illuminato da quattro bifore a sesto acuto. L'interno ad ampia navata unica è caratterizzato da due cappelle speculari con arcata d'ingresso a pieno centro che si aprono nella seconda delle tre campate, voltate a crociera. Il presbiterio, elevato su di un gradino, è coperto con l'abside da un a volta ad ombrello. La chiesa, che necessiterebbe di restauro, è officiata una volta a settimana nel periodo estivo, il giorno della festa del patrono e il primo novembre.
Cappella della Santissima Trinità -Bolognano d'Arco
Si trova nella parte più antica del paese di Bolognano, affacciata su di una piazzetta e con il fianco destro inglobato in un altro edificio, ad essa addossato. La costruzione risale già al 1550, per volontà di don Francesco Allegranzi (o Allegranzo), che la dotò di alcuni poderi. Custodisce un unico altare ligneo, risalente al 1591. La facciata a due spioventi profilati da archetti pensili presenta un portale rettangolare, due finestre e un oculo. L'interno è un unico ambiente voltato a crociera, privo di presbiterio e abside.
Si trova nella parte più antica del paese di Bolognano, affacciata su di una piazzetta e con il fianco destro inglobato in un altro edificio, ad essa addossato. La costruzione risale già al 1550, per volontà di don Francesco Allegranzi (o Allegranzo), che la dotò di alcuni poderi. Custodisce un unico altare ligneo, risalente al 1591. La facciata a due spioventi profilati da archetti pensili presenta un portale rettangolare, due finestre e un oculo. L'interno è un unico ambiente voltato a crociera, privo di presbiterio e abside.
La chiesa di San Rocco-Caneve di Arco
La chiesa di San Rocco che sorge al centro dell'abitato di Caneve venne edificata nell'ultimo quarto del XV, in memoria delle nozze di Odorico d'Arco e Susanna di Collalto celebrate nel 1480. A ricordo di tale evento gli stemmi e dalle iniziali dei due coniugi furono affrescati sull'intradosso dell'arco santo e lungo le pareti del presbiterio. L'edificio, orientato a nord, si sviluppa su una navata rettangolare con asse maggiore trasversale e un presbiterio rettangolare. La facciata, a capanna, reca al centro un portale architravato sormontato da lunetta affrescata e affiancato da due finestre quadrangolari. A sinistra si apre una nicchia a profilo centinato, anch'essa affrescata. Il campanile è addossato alla parete est del presbiterio e presenta una cella campanaria illuminata da quattro monofore. Alla semplicità dell'impianto e della struttura corrisponde la raffinatezza della decorazione a fresco che ricopre interamente le pareti e le volte della navata e del presbiterio.
La chiesa di San Rocco che sorge al centro dell'abitato di Caneve venne edificata nell'ultimo quarto del XV, in memoria delle nozze di Odorico d'Arco e Susanna di Collalto celebrate nel 1480. A ricordo di tale evento gli stemmi e dalle iniziali dei due coniugi furono affrescati sull'intradosso dell'arco santo e lungo le pareti del presbiterio. L'edificio, orientato a nord, si sviluppa su una navata rettangolare con asse maggiore trasversale e un presbiterio rettangolare. La facciata, a capanna, reca al centro un portale architravato sormontato da lunetta affrescata e affiancato da due finestre quadrangolari. A sinistra si apre una nicchia a profilo centinato, anch'essa affrescata. Il campanile è addossato alla parete est del presbiterio e presenta una cella campanaria illuminata da quattro monofore. Alla semplicità dell'impianto e della struttura corrisponde la raffinatezza della decorazione a fresco che ricopre interamente le pareti e le volte della navata e del presbiterio.