01 luglio: Piccole Dolomiti, suggestioni d'altura2
Eccoci per la seconda parte dell'excursus,dell'escursione. Mattino uggioso con nebbia quello che, ai 1500 e rotti metri del Rif. Campogrosso , ci introduce al mese di luglio. Ci aspetta ancora salita, fino al Rif. Fraccaroli e poi al ritorno. Ripercorriamo, dopo una buona colazione e con una nuova aggiunta al nostro piccolo gruppo, il tratto vicino al rifugio percorso la sera prima ed al bivio risaliamo verso la Bocchetta dei Fondi, posta a q. 2040. Nonostante mi senta bene la stanchezza del giorno prima, unita ad altre circostanze, mi fa patire molto la salita e, con una fiacchezza estrema e con molte soste arrivo alla Bocchetta di cui sopra in notevole ritardo rispetto al gruppo che comunque ne approfitta per riposare aspettandomi. Guardando indietro effettivamente il panorama, nonostante la nebbia, è superbo. Le nuvole accarezzano e coprono, come fosse panna sopra un gelato, monti e valli e più suggestivo ancora è il vedo-non vedo, la velatura parziale di una vetta, quasi a volersi celare fosse una donna in posa seducente. Riprendiamo su roccette il cammino, quasi piano che ci porta a Bocchetta Mosca, ormai in vista, si fa per dire data la nebbia, del rifugio Fraccaroli che si antepone ai piedi del piccolo (data lo scarso dislivello se misurato dal rifugio) Carega (2259 m.), storicamente noto, come molte altre cime qui intorno, per le vicende belliche della prima Grande Guerra. sosta pranzo, foto di gruppo e poi via, nella nebbia, verso il rifugio Pertica posto 700 m. più in basso. Il tempo si rialza facendoci intravvedere, nel passaggio nel vallone della teleferica, il rif. Scalorbi, di cui conserviamo buon ricordo, e la sottostante Malga Campobruno, i cui frutti coglieremo in altra occasione. Al Pertica breve sosta bevitoria e poi in salita, perlopiù, fino al passo Malera da cui riprendiamo la strada forestale che ci riporta a San Giorgio ed alle macchine. Sul mio personalissimo cartellino i numeri di oggi sono: Lunghezza 17,3 km; Dislivello 1450 m., tempo impiegato 7 ore. Naturalmente grazie a Lucio che ci ha regalato un nuovo Cammino ed ai partecipanti ai due giorni ed a quelli sol domenicali. Ovviamente seguirà la versione web.
Eccoci per la seconda parte dell'excursus,dell'escursione. Mattino uggioso con nebbia quello che, ai 1500 e rotti metri del Rif. Campogrosso , ci introduce al mese di luglio. Ci aspetta ancora salita, fino al Rif. Fraccaroli e poi al ritorno. Ripercorriamo, dopo una buona colazione e con una nuova aggiunta al nostro piccolo gruppo, il tratto vicino al rifugio percorso la sera prima ed al bivio risaliamo verso la Bocchetta dei Fondi, posta a q. 2040. Nonostante mi senta bene la stanchezza del giorno prima, unita ad altre circostanze, mi fa patire molto la salita e, con una fiacchezza estrema e con molte soste arrivo alla Bocchetta di cui sopra in notevole ritardo rispetto al gruppo che comunque ne approfitta per riposare aspettandomi. Guardando indietro effettivamente il panorama, nonostante la nebbia, è superbo. Le nuvole accarezzano e coprono, come fosse panna sopra un gelato, monti e valli e più suggestivo ancora è il vedo-non vedo, la velatura parziale di una vetta, quasi a volersi celare fosse una donna in posa seducente. Riprendiamo su roccette il cammino, quasi piano che ci porta a Bocchetta Mosca, ormai in vista, si fa per dire data la nebbia, del rifugio Fraccaroli che si antepone ai piedi del piccolo (data lo scarso dislivello se misurato dal rifugio) Carega (2259 m.), storicamente noto, come molte altre cime qui intorno, per le vicende belliche della prima Grande Guerra. sosta pranzo, foto di gruppo e poi via, nella nebbia, verso il rifugio Pertica posto 700 m. più in basso. Il tempo si rialza facendoci intravvedere, nel passaggio nel vallone della teleferica, il rif. Scalorbi, di cui conserviamo buon ricordo, e la sottostante Malga Campobruno, i cui frutti coglieremo in altra occasione. Al Pertica breve sosta bevitoria e poi in salita, perlopiù, fino al passo Malera da cui riprendiamo la strada forestale che ci riporta a San Giorgio ed alle macchine. Sul mio personalissimo cartellino i numeri di oggi sono: Lunghezza 17,3 km; Dislivello 1450 m., tempo impiegato 7 ore. Naturalmente grazie a Lucio che ci ha regalato un nuovo Cammino ed ai partecipanti ai due giorni ed a quelli sol domenicali. Ovviamente seguirà la versione web.
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